Siamo alla stretta finale, questa settimana si saprà come e se il ddl Cirinnà paserà al Senato, intanto è stata stralciata la stepchild adoption ma non basta.
Noi non abbiamo mezzi di comunicazione, non abbiamo VIP che firmano appelli, e, a parte pochissimi di noi, non sediamo in Parlamento.
Abbiamo riempito una piazza impressionante ma sembra non bastare, però abbiamo un’arma potentissima: la preghiera.
Dobbiamo chiedere, chiedere, chiedere con tutte le forze a Lui che intervenga.
Dio è troppo rispettoso della libertà dell’uomo per intromettersi nelle sue faccende.
Lo fa solo se noi gli chiediamo di farlo.
Dobbiamo farlo fino a spolmonarci, appoggiandoci alle parole di Gesù: chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto, cercate e troverete.
Dobbiamo chiederlo con fede cieca.
Pregare è l’arma più potente che abbiamo, e soprattutto è quella che gli altri non hanno.
Ci sfotteranno per questo ma pazienza.
Alla fine come sempre se noi glielo chiediamo, ma solo se glielo chiediamo, Dio rovescerà i potenti dai troni soprattutto se questi sono anche prepotenti e bugiardi.
Spargete la voce, chiedete ad amici sacerdoti, vescovi, cardinali di farlo.
Chiamate a raccolta monasteri e conventi, ditelo a movimenti, comunità, gruppi.
Aggiungerei che abbiamo un’altra arma infallibile: il digiuno.
Si può fare in molti modi, secondo la tradizione della Chiesa.
Per esempio a pane e acqua, per esempio il venerdì, per esempio anche altri giorni.
Ma ognuno troverà qualcosa di suo e di prezioso da offrire – magari anche rinunciare a un caffè, a uno shopping, a una maldicenza – ricordando che le preghiere e i sacrifici se non ottengono sempre il risultato sperato nei modi o nei tempi sperati, sempre fanno il nostro vero bene, e salvano prima di tutto noi.