Omelia 13 gennaio Triduo di preparazione Festa di Sant’Arnoldo Janssen – 2022

Omelia 13 gennaio Padre Alberto SVD

Triduo di preparazione Festa di Sant’Arnoldo Janssen – 2022

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“Padre, Guida, Fondatore”, queste poche parole incise sul sarcofago di Arnoldo Janssen nella cappella della Casa Missionaria San Miguele, a Steyl, in Olanda, richiamano l’attenzione di tutti coloro che vengono a visitare la sua tomba.

Oggi più di novemila uomini e donne nel mondo, appartenenti a tre diverse congregazioni, hanno Arnoldo Janssen come Padre, Guida e Fondatore: i Missionari del Verbo Divino, le Suore Missionarie Serve dello Spirito Santo e le Serve dello Spirito Santo di Adorazione Perpetua (contemplative).

Chi avrebbe mai pensato che quest’uomo (piccolo, schivo e per niente leader) sarebbe stato capace di un’opera di tale portata? Ecco perché è importante vedere da dove viene la grande forza ispiratrice della sua passione per le Missione e la capacità di contagiare e incoraggiare gli altri.

Suo padre, Gerardo Janssen, è stato un uomo pio, che guardava seriamente alla vita. La domenica e i giorni festivi gli piaceva leggere ai suoi figli le lettere dei missionari. “I missionari, ha detto, sono gli eroi della fede che sacrificano tutto per Dio”. Ogni notte radunava la sua famiglia per la recita del rosario, (…) e la lettura del prologo di san Giovanni, suo testo preferito che dice: «In principio c’era il Verbo, e il Verbo era vicino a Dio, e il Verbo era Dio…». Arnoldo non dimenticherà mai questa devozione tanto cara al padre, né le parole del testo. Queste parole diventeranno il fondamento della vita spirituale di Arnoldo e gli ispireranno il nome della congregazione missionaria.

Prendendo l’idea di papa Francesco nell’omelia dell’Epifania di questo anno, possiamo dire anche di Sant’Arnoldo, senza esagerare, che noi siamo ciò che desideriamo. Perché sono i desideri ad allargare il nostro sguardo e a spingere la vita oltre: oltre le barriere dell’abitudine, (…) oltre una fede ripetitiva e stanca, oltre la paura di metterci in gioco, di impegnarci per gli altri e per il bene. «La nostra vita – diceva Sant’Agostino – è una ginnastica del desiderio»

Arnoldo ha voluto ardentemente annunziare la Parola, farla conoscere, e condividerla fra la gente far conoscere Cristo.

L’essenza della spiritualità di Arnold Janssen sta nel considerare Dio come il Dio che comunica, che si rivela. “Il Verbo si fece carne e stabilì la sua dimora in mezzo a noi”. Dio pronuncia la sua Parola, che contiene pienamente e rivela tutto il suo essere. (È proprio il prologo del Vangelo di san Giovanni che abbiamo letto tante volte in questo periodo natalizio appena finito). È qui che la nostra spiritualità diventa carisma: quella del servizio missionario. Questo è il carisma del fondatore: “annunciare il Vangelo in stretta vicinanza con la realtà dell’uomo e della donna di oggi”.

Come uomo del suo tempo, ha sperimentato l’influenza di alcune devozioni nella sua vita di preghiera. Questi significano disponibilità davanti alla volontà di Dio che si manifestava nella sua dedizione all’apostolato della preghiera, che lui ha promosso così tanto nei paesi di lingua tedesca.

Possedeva anche una straordinaria devozione allo Spirito Santo. Capì che la potenza e l’esigenza della Parola di Dio diventa potenza dello Spirito. Venne a vedere chiaramente che il Verbo Divino ha inviato lo Spirito per fare proprio del Verbo del Padre un Verbo efficace e dinamico, unendolo al Verbo Divino e, per mezzo di Lui, al Padre.

La sua spiritualità fondante:

Le due grandi devozioni – al Verbo Divino e allo Spirito Santo – sono il contributo prototipo di Janssen alla sua spiritualità.

Queste sono state le sue due grandi passioni: Il Verbo Divino, fatto carne per la nostra salvezza; e lo Spirito Santo che anima tutta la missione della Chiesa e quindi la missione di ogni fedele cristiano.

Per questo, quando venne il momento di fondare la Congregazione delle Suore, la sua visione era talmente maturata che non vide alcuna incongruenza nel chiamare una Congregazione “Verbo Divino” e le altre “Serve dello Spirito Santo”.

E lui diceva ai suoi missionari, uomini e donne:

“Ho pregato lo Spirito Santo di illuminarvi e rafforzarvi tutti e di unirvi con il vincolo dell’amore, così come Egli risponde alla volontà dell’eterno Padre dell’amore. Possa benedirci tutti e concederci quelle virtù che aspetti da noi!” (Arnold Janssen)

Alcuni tratti della sua Spiritualità e che oggi possono aiutarci a viverla pienamente:

Santissima Trinità: Visto in modo dinamico, il Padre che manda suo Figlio, il Verbo Divino che ci comunica lo Spirito Santo, che a sua volta anima e dinamizza tutte le azioni della Chiesa. Egli è l’animatore della sua opera missionaria e di tutta l’opera missionaria della Chiesa.

Venne a vedere chiaramente che il Verbo Divino ha inviato lo Spirito per fare proprio del Verbo del Padre un Verbo efficace e dinamico, unendolo al Verbo Divino e, per mezzo di Lui, al Padre.

Sant’Arnoldo ha espresso tutto il suo atteggiamento in modo così bello e succinto da diventare il motto delle nostre Congregazioni: “Viva il Dio Uno e Trino nei nostri cuori”.

Sacro Cuore di Gesù: Arnoldo come figlio del suo tempo, assunse e fece sua questa devozione, la promosse attraverso la sua Rivista: “Piccolo Messaggero del Sacro Cuore di Gesù”. Che era a sua volta la sua piattaforma per animare l’idea missionaria nella Chiesa in Germania.

Maria, la Madre del Verbo: La sua devozione alla Madre del Verbo Divino fu così grande che le tre congregazioni ebbero origine da una festa mariana. Scrive: «Il missionario deve vedere in Maria il modello perfetto per ogni attività apostolica».

Egli spingeva ai suoi missionari con questa massima:

“L’annuncio del Vangelo è la principale e più alta espressione dell’amore per il prossimo”. Sant’Arnoldo Janssen

Voglio finire con questa preghiera che è un’eredità del fondatore, e anchor oggi la preghiamo:

V/. Dinanzi alla luce del Verbo e allo Spirito della grazia, recedano le tenebre del peccato e la notte dell’incredulità.

R/. E il cuore de Gesù viva nei cuori di tutta

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