Dal 15 al 22 maggio le Giornate di valorizzazione

Da domenica 15 a domenica 22 maggio 2022 si svolgeranno le Giornate di Valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico: un’occasione per far conoscere territori e comunità attraverso eventi di valorizzazione, sia online che onsite su tutto il territorio italiano, organizzati da uffici diocesani, musei, archivi e biblioteche ecclesiastici (MAB), anche in collaborazione con associazioni di volontariato, attori pubblici e privati e altri enti territoriali.

#visionidicomunità

Una settimana di eventi, online e in presenza, per far conoscere il patrimonio culturale ecclesiastico dei diversi territori italiani: si terranno dal 15 al 22 maggio le Giornate di valorizzazione 2022 #visionidicomunità, promosse dall’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI insieme all’Associazione dei musei ecclesiastici italiani (AMEI), all’Associazione degli archivisti ecclesiastici (AAE) e all’Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani (ABEI), con il patrocinio di ICOM Italia, Associazione Nazionale Archivistica Italiana e Associazione Italiana Biblioteche.
Sono più di 150 le realtà – musei, archivi, biblioteche, chiese e diocesi – che, anche in collaborazione con associazioni di volontariato, attori pubblici, privati e altri enti, organizzeranno visite guidate, mostre, percorsi culturali, incontri e conferenze alla scoperta dell’arte, della storia e della fede. “È un’occasione per mostrare la ricchezza di ciò che abbiamo e di ciò che mettiamo a disposizione della comunità civile ed ecclesiale. Le iniziative sono numerose e varie, ma tutte concorrono a creare quell’unione che vogliamo manifestare”, sottolinea don Luca Franceschini, direttore dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto.
A dare ufficialmente il via alle Giornate di valorizzazione sarà il Convegno “Il futuro della memoria. Archivi ecclesiastici tra storico e corrente”, in programma il 13 e 14 maggio a Verona, presso il Palazzo della Gran Guardia. “Si tratta di un appuntamento importante – rileva don Franceschini – perché per la prima volta si affronta il tema della gestione degli archivi correnti, mettendo in relazione ciò che è antico, cioè gli archivi, con ciò che stiamo producendo oggi, in quantitativi maggiori e in diversi formati: non solo cartaceo, ma anche informatico. L’obiettivo è quello di fornire strumenti e linee guida per organizzare gli archivi del presente, per non disperdere la memoria e continuare a tramandarla in futuro”.

 

Rispondi