Nella Messa di inizio ministero petrino, il Papa, visibilmente emozionato alla consegna del Pallio e dell’Anello del Pescatore, richiama l’unità e l’amore come risposta alle “troppe ferite causate dall’odio, dalla violenza, dai pregiudizi, dalla paura del diverso”: Pietro deve pascere il gregge senza cedere mai alla “tentazione di essere un condottiero solitario,” a lui è chiesto di “servire la fede dei fratelli, camminando insieme a loro”.
OMELIA DEL SANTO PADRE LEONE XIV
Le parole di Leone XIV sono intervallate dall’emozione e dalla commozione che già all’elezione si era vista sul suo volto e dagli applausi di una piazza San Pietro gremita da circa 200 mila persone che, come le colonne del Bernini, abbraccia il Papa e la Chiesa intera mostrando il suo volto gioioso, colorato, attento e unico. Un passaggio che si compie sotto lo sguardo della Madonna del Buon Consiglio del Santuario di Genazzano, fuori Roma, retto dagli agostiniani, dove è custodita l’immagine mariana proveniente dall’Albania e che Papa Leone XIV ha venerato due giorni dopo la salita al Soglio di Pietro.
La consegna del Pallio e dell’Anello
Il 267.mo Pastore della Chiesa universale indica nell’amore, nell’unità e nella missionarietà le strade da percorrere. Lo farà con la forza di Pietro, la cui effige è impressa nell’Anello del Pescatore che il cardinale filippino Luis Antonio Gokim Tagle gli ha messo al dito. Prima ancora con il Pallio che gli ha imposto il cardinale Mario Zenari, nunzio in Siria. Con l’obbedienza che ha giurato davanti a dodici rappresentanti di tutte le categorie del popolo di Dio, provenienti da varie parti della terra. Con la preghiera al Sepolcro di San Pietro all’interno della Basilica Vaticana dove è sceso, all’inizio della liturgia dopo un lungo giro in papamobile, insieme ai Patriarchi delle Chiese Orientali, come a segnare lo stretto legame del Vescovo di Roma all’Apostolo Pietro e al suo martirio.



Sul sagrato della Piazza, oltre 150 delegazioni di tutto il mondo hanno partecipato alla celebrazione, guardando all’arazzo della pesca miracolosa appeso al cancello centrale della Basilica Vaticana e che raffigura il dialogo di Gesù con Pietro, a cui rimanda la liturgia della Parola. Tra i rappresentanti delle altre religioni, oltre alla comunità ebraica, sono presenti musulmani, induisti, buddisti, sikh, zoroastriani e gianisti. Tra i rappresentanti del mondo politico il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, e il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Dal Perù il presidente della Repubblica Dina Ercilia Boluarte Zegarra, a rappresentare gli Stati Uniti il vice presidente, James David Vance, e il segretario di Stato Marco Antonio Rubio. Tra gli altri capi di Stato, i presidenti di Ucraina Volodymyr Zelensky, di Israele Isaac Herzog. Tra i sovrani regnanti, i Reali di Spagna Felipe e Letizia, del Belgio Filippo e Mathilde, il principe di Monaco Alberto con la consorte Charlene. Un mondo che guarda con speranza al messaggio di amore in Cristo che Leone è chiamato a portare con la gioia del Vangelo.
(estratto da VaticanNews 18 Maggio 2025)