Preghiamo perché impariamo sempre di più a discernere, a saper scegliere i percorsi di vita e a rifiutare tutto ciò che ci allontana da Cristo e dal Vangelo.
Lo scorso 03 Luglio è stata pubblicata la nuova edizione del Video del Papa, che accompagna e presenta l’intenzione di preghiera di Leone XIV per il mese di luglio. Questa intenzione, che il Pontefice affida alla sua Rete Mondiale di Preghiera, è dedicata alla formazione per il discernimento. Leone XIV la formula così: “Preghiamo perché impariamo sempre di più a discernere, a saper scegliere i percorsi di vita e a rifiutare tutto ciò che ci allontana da Cristo e dal Vangelo”.
La strada giusta
Nella vita ci capita spesso di trovarci davanti a infinite possibilità che ci spaventano e ci paralizzano, facendoci sentire come esploratori smarriti in un bosco: sappiamo che da qualche parte c’è un sentiero, ma non sempre riusciamo a trovarlo facilmente. Il Video del Papa di luglio – realizzato dalla Rete Mondiale di Preghiera del Papa in collaborazione con la diocesi di Brooklyn – racconta proprio questo: una ragazza cammina in una foresta, si perde e ha bisogno di orientarsi. Si guarda attorno, si ferma, si spoglia dei pesi inutili e ricomincia a camminare, usando una bussola e una mappa. Si ferma di nuovo, apre il Vangelo, arriva a una grotta in cui c’è una statua di Maria: la preghiera, nel silenzio e nell’ascolto, le indica la strada giusta.
Ad accompagnare le immagini è la voce del Papa: Leone XIV legge una preghiera inedita con la quale i fedeli possono chiedere allo Spirito Santo, “luce della nostra intelligenza” e “soffio e dolcezza nelle nostre decisioni”, la grazia di sapersi fermare per ascoltarlo attentamente e acquisire consapevolezza dei propri sentimenti, pensieri e modi di agire. “Desidero che le mie scelte – dice il Papa – mi conducano alla gioia del Vangelo. Anche se dovrò attraversare momenti di dubbio e di stanchezza, anche se dovrò combattere, riflettere, cercare, ricominciare…”. E conclude: “Concedimi di conoscere meglio ciò che mi anima, per respingere ciò che mi allontana da Cristo, e per amarlo e servirlo sempre di più”.
Conoscere se stessi per conoscere Dio
Nella preghiera del Papa si avverte l’eco della famosa supplica di Sant’Agostino nelle Confessioni: “O Dio, che io conosca me, che io conosca te!”. Possiamo dire brevemente che, secondo Agostino, la conoscenza di se stessi porta alla conoscenza di Dio: per discernere, è necessario disporsi nella verità davanti a Dio, entrare in se stessi, riconoscere le proprie fragilità e chiedere al Signore di sanarci. Da questa apertura interiore può nascere una relazione autentica con Dio.
Il discernimento è stato presente fin dall’inizio nella storia della Chiesa. San Paolo scrive più volte su questo tema nelle sue lettere, ad esempio in Romani 12, 2: “lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto”.
Oggi, tuttavia, l’antica arte del discernimento è forse più necessaria che mai. La velocità con cui si susseguono i cambiamenti, l’enorme quantità di informazioni disponibili (e non sempre veritiere), la realtà apparente creata dall’intelligenza artificiale, e la complessità delle sfide globali, tra gli altri fattori, rendono il discernimento un’abilità essenziale per prendere decisioni sagge che ci permettano di vivere una vita buona e ci avvicinino a Dio.
Riconoscere la voce di Gesù
“Nel mezzo delle frenesie della vita quotidiana, dobbiamo imparare a fare una pausa e creare momenti sacri per la preghiera”, commenta Monsignor Robert J. Brennan, Vescovo di Brooklyn. La diocesi americana ha reso possibile la realizzazione di questo video grazie alla collaborazione creativa di DeSales Media, una realtà diocesana attiva nella comunicazione e nei media. “È in questi spazi silenziosi di ascolto attento – continua il Vescovo Brennan – che scopriamo quali strade contano davvero e troviamo il discernimento per scegliere ciò che conduce veramente alla gioia che proviene solo da Dio”.
A questo proposito, il Direttore Internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, P. Cristóbal Fones, S.J., spiega che “la formazione per il discernimento è fondamentale per navigare in un mondo complesso. Passa per la preghiera, la riflessione personale, lo studio delle Scritture e l’accompagnamento spirituale. Coltivare una relazione profonda con Gesù è ciò che conta di più, poiché in questo modo possiamo riconoscere la sua voce tra le tante voci del mondo e avere la consapevolezza necessaria per prendere le nostre decisioni in base a uno scopo e a un orizzonte più umano”.
Il P. Fones aggiunge che il discernimento ha anche una dimensione comunitaria: “Imparare a discernere insieme, ascoltando le esperienze e le prospettive degli altri, arricchisce il nostro stesso processo di discernimento e ci aiuta a riconoscere l’azione dello Spirito Santo nella vita della comunità”.
Un aiuto per esercitare meglio la libertà
Il discernimento è essenziale anche per la nostra felicità: “La cultura attuale –continua il P. Fones – ci presenta la felicità come un fine, e tende a identificarla con il benessere. Invece per Sant’Ignazio di Loyola, nella cui spiritualità il discernimento occupa una posizione molto importante, è piuttosto una conseguenza: siamo stati creati per uscire da noi stessi imparando ad amare e a donarci, a servire gli altri e a unirci a Dio. Attraverso questo cammino – il cammino di Gesù, il cammino del cuore, che certamente è contrario alla cultura egocentrica e utilitarista predominante – si raggiunge la felicità”.
“Sant’Ignazio ci offre delle regole di discernimento per sentire e conoscere ciò che ci accade interiormente, le mozioni, i movimenti del nostro spirito, affinché possiamo scegliere ciò che ci aiuta ad amare e a essere amati, e rifiutare ciò che ce lo impedisce. Il discernimento spirituale ci aiuta a esercitare meglio la nostra libertà”.
Va ricordato infine che, nel contesto dell’Anno Santo 2025, Il Video del Papa acquista una rilevanza particolare, perché ci fa conoscere le intenzioni di preghiera che il Santo Padre porta nel suo cuore. Per ottenere la grazia dell’indulgenza giubilare, occorre pregare per queste intenzioni.