Per conoscere il nostro mondo leggendo articoli ed opinioni

Muro

Attraverso questo sito, contiamo di segnalarvi ogni giorno un po’ di articoli per cui vale la pena dedicare un po’ di tempo per leggere ed informarsi.

 

Gli ultimi cinque articoli sono presenti sulla barra a sinistra della nostra pagina parrocchiale,  sono quindici  invece gli articoli riportati nel riquadro sottostante.

(che viene aggiornato quotidianamente)

Siete invitati a scrivere un commento sugli articoli che leggete.

Se lascerete un commento più sotto, tutti i fratelli potranno leggerlo e parlarne con voi.

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Ricordando che…

Vivere nella verità ha un significato speciale nei rapporti sociali: la convivenza fra gli esseri umani all’interno di una comunità, infatti, è ordinata, feconda e rispondente alla loro dignità di persone, quando si fonda sulla verità.

Quanto più le persone e i gruppi sociali si sforzano di risolvere i problemi sociali secondo verità, tanto più si allontanano dall’arbitrio e si conformano alle esigenze obiettive della moralità.

Il nostro tempo richiede un’intensa attività educativa e un corrispondente impegno da parte di tutti, affinché la ricerca della verità, non riconducibile all’insieme o a qualcuna delle diverse opinioni, sia promossa in ogni ambito, e prevalga su ogni tentativo di relativizzarne le esigenze o di recarle offesa.

È una questione che investe in modo particolare il mondo della comunicazione pubblica e quello dell’economia.

In essi, l’uso spregiudicato del denaro fa emergere degli interrogativi sempre più pressanti, che rimandano necessariamente a un bisogno di trasparenza e di onestà nell’agire, personale e sociale.

Alla luce di queste convinzioni, che derivano direttamente dalla Dottrina Sociale della Chiesa, molti cristiani sono impegnati in un’encomiabile sforzo di formazione ed informazione il quale, in molti casi, si riversa su articoli di Blog.

 

Se trovate articoli interessanti, segnalateceli come commento a questo articolo.

Buona lettura.

Che Dio vi benedica!

Ascolta figlio mio: la regola di San Benedetto discussa per vivere ora.

locandina

All’età di diciotto anni un giovanotto di belle speranze, educato cristianamente e con grande rigore, venne a Roma da Norcia, per completare gli studi. Nella capitale trovò uno spettacolo di corruzione e degrado civile e morale che lo scandalizzò profondamente e lo mise in crisi. Da qui la decisione di ritirarsi in eremitaggio e di andare a vivere sui monti sopra Subiaco nel silenzio e nella contemplazione.

Dopo una ventina d’anni di assoluta solitudine la sua fama di santità si era diffusa talmente che molti venivano a cercarlo anche tra quei monti sperduti per ascoltare il suo consiglio. Tra questi un gruppo sbandato di monaci, che apparteneva ad una comunità in grave crisi venne a chiedergli di divenire il loro abate. L’eremita accettò e scrisse per loro una Regola che è tutt’ora un monumento di sapienza ed equilibrio senza uguali.

L’eremita si chiamava Benedetto ed anche e soprattutto per quella regola è giustamente ritenuto il fondatore dell’Europa. Rileggere la regola di S. Benedetto oggi significa riappropiarsi del senso della vita, significa ritornare al fondamento della nostra tradizione e cultura, significa iniziare un percorso che può essere decisivo per una riscoperta di sé, significa incamminarsi decisamente verso Cristo senza oscillare più tra mille diverse direzioni

Al via le benedette serate. Se guardate con occhi essenziali, molto più di un mese di incontri.


Impossible word, revisit

A volte, i motivi per cui si fanno le cose contano di più delle cose che si fanno.

A volte ancora, certe cose stupiscono persino quelli che le fanno.

E i motivi per cui quelle cose erano state fatte, continuano a rimanere più importanti delle cose in sé stesse.

Le Benedette Serate sono una di queste cose.

Dovendo dire cosa sono le Benedette Serate potrebbe venire voglia di rispondere solamente che si tratta di una mesata di eventi tenuti nel chiostro della chiesa di San Benedetto al Gazometro.

Cinque eventi la settimana: dal lunedì al venerdì.

Però, così facendo, non si sarebbe nemmeno provato ad avvicinarsi all’essenza della cosa.

La parrocchia di San Benedetto è un luogo i cui abitanti fanno molto caso alle essenze.

Tutti quanti, a loro modo, ne vanno alla ricerca.

E l’essenza delle Benedette Serate è la ricerca di una frattura scomposta nella solitudine cittadina.

Ed i cristiani spezzano le solitudini attraverso la creazione di comunità.

Comunità di fratelli.

A ben pensarci, l’idea cristiana di comunità è un concetto che potrebbe apparire strano. Forse persino contraddittorio.

Sapete? Per i cristiani non esistono le masse: esistono gli individui.

Individui importantissimi, preziosi ed unici agli occhi del loro Dio.

Per questo motivo, nessuno può essere lasciato indietro. Tutti vanno conosciuti. Tutti vanno valorizzati.

Come nelle famiglie, dove ognuno dei figli è prezioso e dove tutti devono trovare la loro strada.

E la parrocchia è una famiglia di famiglie.

E le famiglie, la sera, debbono riunirsi per fare due chiacchiere.

Capite ora perché l’intento è più importante degli eventi?

Perché sarebbe come dare più importanza al programma che viene dato in televisione piuttosto che alla famiglia che si riunisce nel salotto.

Le Benedette Serate sono la comunità di Ostiense che si riunisce in un salotto che ha come pareti il chiostro della parrocchia.

Come cielo, le stelle attorno al gazometro.

Come televisore, un palco sopra il quale si tengono dibattiti, concerti, spettacoli teatrali e giochi.

Come famiglia, gli abitanti del quartiere.

Non solo i parrocchiani.

Tutti.

Tutti quelli che rifiutano una società nella quale il vicino di casa è un avversario e desiderano una comunità popolata di fratelli.

Il mese è giugno.

Tutto giugno.

Il programma non è ancora pronto ma, con gli eventi che abbiamo, si può già dire che sarà ancora più bello di quello  dell’anno scorso riportato nel manifesto più sotto.

Programma degli eventi di quest’anno.

Ma come dicevo più sopra, gli eventi non sono importanti.

La gente è importante.

Gente: non più sconosciuti.

Gli incroci per strada ed i piccoli sguardi di riconoscimento.

Un saluto.

E i vicini sono non più alieni.

Sono fratelli.

Amici.

Che hanno iniziato a parlarsi, una sera in un chiostro d’estate.

 

Giovedì della IV settimana di PasquaMeditazione del giorno di Papa Francesco estratta dall’esortazione apostolica « Evangelii Gaudium / La gioia del Vangelo » §24

“Un apostolo non è più grande di chi lo ha mandato”

La Chiesa “in uscita” è la comunità di discepoli missionari che prendono l’iniziativa, che si coinvolgono, che accompagnano, che fruttificano e festeggiano. … La comunità evangelizzatrice sperimenta che il Signore ha preso l’iniziativa, l’ha preceduta nell’amore (cfr 1 Gv 4,19), e per questo essa sa fare il primo passo, sa prendere l’iniziativa senza paura, andare incontro, cercare i lontani e arrivare agli incroci delle strade per invitare gli esclusi. Vive un desiderio inesauribile di offrire misericordia, frutto dell’aver sperimentato l’infinita misericordia del Padre e la sua forza diffusiva. Osiamo un po’ di più di prendere l’iniziativa!

Facciamo conoscere la nostra parrocchia

A Simple Story ....

In questi ultimi mesi, l’annuncio della Parola nella nostra parrocchia è stata una continua fonte di gioia e di meraviglia.

Pensiamo solo alle Benedette Serate o alle Luci nella Notte.

Molte iniziative stanno prendendo forma ed è fondamentale riuscire ad informare gli amici delle occasioni che vengono loro donate.

Stiamo indubbiamente faticando nella comunicazione e, perciò, vi chiediamo aiuto.

La cosa più semplice che potete fare è invitare tutti i vostri amici a cliccare “mi piace” sulla pagina Facebook della Parrocchia oppure condividere questa pagina sul vostro diario.

E’ una cosa che richiede un solo istante e, se fatta periodicamente, può essere molto efficace.

E’ efficacissimo condividere sul vostro diario (cliccando, appunto, CONDIVIDI) tutte le pubblicazioni, le foto, ed i filmati che riguardano la parrocchia.
Fatto ciò, non ci rimane che lasciar fare alla Provvidenza e stupirci del fatto che quell’amico che non avremmo mai detto si è avvicinato dopo aver visto il messaggio che noi, con un semplice click, abbiamo infilato in una bottiglia ed abbandonato nell’oceano di Facebook.

Se, invece, vi divertite con il disegno e la grafica computerizzata, abbiamo bisogno di rendere più efficaci i nostri volantini ed i nostri avvisi in modo, magari, di renderli un po’ più virali sui social network.

Ci servono persone che facciano fotografie, registrazioni o riprese video per lanciare un gruppo Flickr e, magari, anche un canale Youtube.

Infine, ci servono blogger che abbiano voglia di raccontare quello che succede.

Le nostre passioni non sono altro che una forma di Amore che ci restituisce bellezza, meraviglia e soddisfazione.

E l’Amore è un qualcosa che, se messo in contatto con altro amore, rimbalza, si accresce e si amplifica.

Le nostre passioni, messe al servizio del prossimo, diventano così una fonte di gioia moltiplicata all’infinito.

Se volete aiutarci, contattate Don Fabio Bartoli o Guido Mastrobuono, oppure lasciate un commento a questa nota.

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