A San Giovanni in Laterano cinque incontri su “Pinocchio”

«C’era una volta… “Un re!” diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno». Comincia così “Le avventure di Pinocchio”, celebre romanzo di Carlo Collodi, scritto alla fine dell’Ottocento e diventato famoso in tutto il mondo. Alla storia del burattino sarà dedicato il percorso quaresimale “Le avventure di Pinocchio. Ovvero il dramma della libertà”, di Franco Nembrini: cinque mercoledì, dal 21 febbraio al 20 marzo, dalle 19 alle 20.30, nella basilica di San Giovanni in Laterano.

Ogni incontro sarà aperto da una introduzione di don Fabio Rosini, direttore dell’Ufficio per le vocazioni della diocesi di Roma; seguirà la riflessione di Nembrini, professore e saggista, mentre le conclusioni saranno affidate al cardinale vicario Angelo De Donatis. L’organista Andrea Coen suonerà alcuni brani di accompagnamento.

Dopo “I Promessi Sposi” e le poesie di Leopardi, Nembrini torna dunque a proporre un classico della letteratura italiana. Ma qual è il legame di Pinocchio con la Quaresima? «L’ateo Collodi ha raccontato una fiaba che riprende la storia dell’umanità e di ciascuno di noi – spiega – rileggendola alla luce della tradizione cristiana. Si parte con una creazione da parte di un falegname di nome Geppetto, che sta per “Giuseppetto”, cioè Giuseppe… come un falegname di nome Giuseppe era il padre di Gesù. Il cammino di Pinocchio è il faticoso cammino dell’uomo che cerca di tornare alla casa del padre attraverso il deserto, delle prove, degli errori. Per questo Pinocchio racconta anche la Quaresima». Il professore conosce molto bene il romanzo di Collodi: per San Paolo Edizioni è uscito anche un suo commento al testo, capitolo per capitolo, con le illustrazioni di Gabriele Dell’Otto, che ha disegnato anche la locandina dell’iniziativa della diocesi di Roma. «Sono colpito sempre da una cosa – aggiunge Nembrini –, dal fatto che Collodi avesse interrotto la scrittura del suo romanzo al capitolo 15 con la morte di Pinocchio ma che poi, su insistenza dell’editore, abbia proseguito la storia. Storia che, in sintesi, ha una creazione all’inizio, una morte e resurrezione al centro e una trasformazione finale che avviene nell’abbraccio de Padre. È la storia della salvezza intera. Mi commuove che l’ateo Collodi, nemico della Chiesa, ha in realtà scritto la più grande apologia del cristianesimo nella letteratura per l’infanzia». Si tratta di «una fiaba, non una riflessione, ma è un racconto pieno di immagini fantasiossime, la cui morale è immediatamente percepibile. Una lettura leggera e profondissima allo stesso tempo».

La prima serata, quella di mercoledì prossimo, avrà per tema “Un burattino meraviglioso” e sarà dedicata alla presentazione dell’opera e alla lettura del capitolo 1, con riflessioni sulla posizione da avere di fronte alla vita e la proposta di un cammino per ritrovare se stessi. I capitoli dal 2 al 4, sulla fedeltà del Padre, la ribellione dell’uomo, il rifiuto e la fuga da casa, saranno invece al centro della serata del 28 febbraio, intitolata “Ormai è tardi”. Si proseguirà il 6 marzo con “Le trappole lungo il cammino”, con racconto dei famosi episodi del Gatto e la Volpe, il campo dei miracoli, l’osteria del gambero rosso, il Paese dei Balocchi, con a tema l’uomo che, alla ricerca di se stesso, cade e si confonde. Il 13 marzo sarà la volta de “Il mistero del male”, sull’uomo ridotto a bestia, degradato e per contrasto la fedeltà di Dio che lo riprende attraverso la Fata turchina, cioè la Chiesa. Ultimo appuntamento, infine, il 20 marzo, con “figli dei propri figli”: al centro ci sarà il ribaltamento dei ruoli che nessuno si aspetta e conosce: il figlio diventa padre, Pinocchio salva Geppetto dalla pancia del Pescecane e diventa un bambino vero.

La partecipazione agli incontri è libera e gratuita, e consentita fino ad esaurimento dei posti disponibili, dopo essersi sottoposti ai consueti controlli di sicurezza. Gli incontri saranno trasmessi in diretta su Telepace (canale 75) e sul canale YouTube della diocesi di Roma (@diocesidiromaofficial).

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